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Il progetto Wdesign

Il progetto Wdesign, nasce a San Severino Marche la nostra azienda produce arredamenti dal lontano 1979 a oggi, abbiamo deciso di espandere i nostri confini e conoscenze con il resto d’Italia attraverso il mondo on-line. Ci impegniamo a offrire una vasta gamma di prodotti di arredamento curati con attenzione, perfetti per soddisfare i gusti sofisticati e raffinati dei nostri clienti. Siamo una piattaforma dedicata alla creazione di spazi abitativi straordinari, offrendo una selezione eclettica di complementi d’arredo che uniscono stile e funzionalità in modo impeccabile.

Il nostro progetto Wdesign comprende una varietà di pezzi di arredamento di design, dalla classica eleganza alle tendenze contemporanee, per garantire che tu possa trovare esattamente ciò che stai cercando per impreziosire il tuo ambiente domestico. Siamo orgogliosi di collaborare con marchi e designer rinomati, assicurandoci di offrire solo prodotti di alta qualità che si distinguono per il loro stile distintivo e la loro eccellenza artigianale.

Wdesign

Non ci limitiamo solo a offrire prodotti selezionati da marchi famosi. Abbiamo anche una collezione esclusiva di pezzi realizzati internamente, studiati e creati dai nostri talentuosi designer e artigiani. Questi pezzi unici aggiungono un tocco di originalità e personalità a qualsiasi ambiente, garantendo che il tuo spazio abitativo rifletta veramente il tuo stile e la tua individualità.

Siamo appassionati di design e ci impegniamo a offrire ai nostri clienti un’esperienza di acquisto senza precedenti. Con un’interfaccia utente intuitiva e un servizio clienti attento e disponibile, ci sforziamo di rendere il processo di shopping online facile, conveniente e piacevole.

Esplora la nostra collezione oggi stesso e scopri come Wdesign può trasformare il tuo ambiente domestico in uno spazio di design eccezionale. Dai un’occhiata ai nostri pezzi unici e alle ultime tendenze del design e scopri il motivo per cui siamo la scelta preferita per gli amanti del design alla ricerca di qualcosa di veramente speciale

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Chi siamo Wdesign

Wdesign è l’incarnazione di una storia di famiglia che abbraccia l’amore per il design e l’imprenditorialità sin dal 1979, quando mio nonno ha fondato l’azienda a San Severino Marche. Con l’arrivo di mio padre e mio zio, l’azienda ha conosciuto una crescita significativa, alimentata dalla dedizione alla qualità e alla creatività. Nel 2022, ho avuto l’onore di portare avanti questa eredità familiare aprendo il nostro sito, trasformando così la nostra passione per l’arredamento di design in una piattaforma online accessibile a tutti.

Da allora, ci siamo impegnati a mantenere viva la tradizione di eccellenza e innovazione, offrendo una vasta gamma di prodotti di arredamento curati con attenzione, dalla classica eleganza alle ultime tendenze del design. Ci distinguiamo non solo per la nostra vasta selezione di prodotti di alta qualità, ma anche per il nostro impegno a creare un’esperienza di acquisto senza precedenti per i nostri clienti.

Con un team appassionato e competente, siamo qui per guidare e ispirare i nostri clienti nell’allestimento di spazi abitativi che riflettano la loro personalità e il loro stile di vita unici. Con Wdesign, non stai solo acquistando mobili, stai investendo in un pezzo di storia di famiglia e nella promessa di bellezza e qualità senza tempo.

Passione e lavoro artigiano che hanno trovato espressione anche nella ricerca di elementi e complementi d’arredo con un carattere distintivo e un design singolare e alla selezione di prodotti d’arte che trovino collocazione armonica negli spazi abitativi. In una parola: il progetto Wdesign.


PHILIPPE STARCK: LE 10 OPERE PIÙ ICONICHE DEL DESIGNER E ARCHITETTO

Philippe Starck, classe 1949, è uno dei designer più influenti al mondo. La sua carriera vanta una vasta gamma di progetti che spaziano dall’interior design agli oggetti per la casa, dagli yacht agli orologi, tant’è che negli anni ’80 – all’età di soli 31 anni – viene definito il primo star-designer della storia. Svolge anche l’attività di architetto progettando numerosi locali a Parigi, New York e a Tokyo tra cui club, caffè, ristoranti e alberghi.

Philippe Starck: le storie dietro le sue opere
Nei primi anni duemila Philippe Starck dichiara, “Per vent’anni ho creato oggetti che potessero essere acquistati da più persone possibile, contro l’elitarismo del design. Ora desidero che l’ecologia sia alla portata di tutti.” 

Mente eclettica e imprevedibile, vince premi prestigiosi come il Grand Prix National de la Création Industrielle e l’Honor Award dell’American Institute of Architects per il Paramount Hotel di New York. Per fare chiarezza su un percorso creativo ricco di produzioni (si contano circa 10.000 oggetti) e successi, la redazione di Elle Decor ha selezionato 10 oggetti iconici di Philippe Starck.

Scopriamo insieme quali sono:

APRILIA MOTÓ 6.5, 1995
Negli anni’ 90 Aprilia, la casa motociclistica italiana fondata a Noale, in provincia di Venezia, stava godendo del successo generato dai propri scooter. Proprio in questo periodo Ivano Beggio, a capo dell’azienda sin dal 1968, sogna di dar vita a un’icona eterna del design e decide di ingaggiare il francese Philippe Starck, per creare il corrispettivo della “Vespa” o “Fiat 500”.

Philippe Starck immagina una moto totalmente grigia, in cui telaio, plastiche e cavi sono dello stesso colore. La moto non sta in strada, il baricentro è troppo basso (per colpa della monumentale marmitta sotto al motore), il telaio flette e ad alta velocità la moto ondeggia. Tutto da rifare, almeno per il capo collaudatore. Ma Beggio non vuole sentire ragioni: il progetto di Starck non si tocca. E con qualche minima revisione la Motò viene presentata al Motor Show del 1994. “La moto deve essere bella”: quello che allora è un flop, oggi è un oggetto cult.

GLI APPARTAMENTI PRIVATI DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA FRANCESE ALL’ELISEO, 1982
La commissione arriva agli albori del successo di Philippe Starck, che nel 1979 ha appena fondato la Starck Product, con lo scopo di produrre e mettere in commercio le sue opere. La consacrazione al grande pubblico arriva quando l’allora Presidente francese François Mitterand gli commissiona la progettazione degli arredi di alcune stanze degli appartamenti privati dell’Eliseo.

Lo spremiagrumi di Philippe Starck è indubbiamente l’oggetto più rappresentativo dell’opera rivoluzionaria del designer francese. Disegnato per Alessi nel 1988, questo oggetto realizzato in alluminio pressofuso mette in dialogo l’importanza della funzionalità al fattore estetico di un prodotto di design. Le gambe lunghe e snelle e le linee pulite conferiscono all’oggetto un aspetto che travalica il motivo per cui è stato creato, al punto di essere esposto al MoMA di New York al pari di un’opera d’arte.

LA LAMPADA ARÀ, 1988
Disegnata da Philippe Starck e prodotta da Flos Italia nel 1988, Arà è una lampada che illustra la volontà dell’azienda di unire il talento creativo dei grandi designer e l’alta tecnologia. La lampada è formata da una base circolare in acciaio cromato che contiene un contrappeso in piombo ed l’asta che sorregge la testa orientabile a forma di corno. Una curiosità: il nome della lampada è un omaggio alla nascita della figlia di Starck.

Disegnata da Philippe Starck e prodotta da Flos Italia nel 1988, Arà è una lampada che illustra la volontà dell’azienda di unire il talento creativo dei grandi designer e l’alta tecnologia. La lampada è formata da una base circolare in acciaio cromato che contiene un contrappeso in piombo ed l’asta che sorregge la testa orientabile a forma di corno. Una curiosità: il nome della lampada è un omaggio alla nascita della figlia di Starck.

Disegnata da Philippe Starck e prodotta da Flos Italia nel 1988, Arà è una lampada che illustra la volontà dell’azienda di unire il talento creativo dei grandi designer e l’alta tecnologia. La lampada è formata da una base circolare in acciaio cromato che contiene un contrappeso in piombo ed l’asta che sorregge la testa orientabile a forma di corno. Una curiosità: il nome della lampada è un omaggio alla nascita della figlia di Starck.

Progettata da Philippe Starck in collaborazione con Eugeni Quitllet, designer catalano, la sedia Masters di Kartell nasce come tributo alle più celebri sedie di design. Nell’oggetto, un intreccio di linee ibride evoca tre classici del design contemporaneo: la Tulip Armchair di Eero Saarinen, la Eiffel Chair di Charles Eames e la Series 7 di Arne Jacobsen. Nonostante le citazioni, quello che ne viene fuori è un oggetto nuovo e unico.

L’istituto museale Groninger Museum inaugura nel 1874, ma negli anni novanta si dà il via alla progettazione di una nuova sede. Per l’occasione vengono chiamati Philippe Starck, Alessandro Mendini e Coop Himmelb(l)au, che lavorano singolarmente a tre differenti padiglioni che riflettono l’idea di architettura postmoderna. I lavori vengono completati nel 1994.

Progettata per Kartell, la sedia Louis Ghost è una delle sedute più vendute al mondo. Pensata in plastica resistente, impilabile, in diversi colori e forme, su di lei si è seduta anche la regina Elisabetta. Philippe Starck trae spunto dalle sedie reali di Luigi XI di Francia, semplificando le forme e dando vita ad un oggetto divenuto un cult del design.

D’E-LIGHT, 2011
A prova di come Philippe Starck sia sempre stato decisamente al passo coi tempi, nel 2011 progetta D’E’-Light una lampada-leggio per lo smartphone o tablet. Testa in alluminio pressofuso, stelo in alluminio estruso, base in zama per permetterne la stabilità. L’oggetto, dalla doppia anima, consente (appoggiandoli sopra) di ricaricare i device.

LO YACHT DI LUSSO A (SAILING YACHT), 2015

Progettato per il milionario russo Andrey Melnichenko, lo yatch di lusso “A”, è lo yacht a vela più grande del mondo. Varato nel 2015, è lungo 142, 8 metri con una stazza di 12.600 tonnellate, ha un albero maestro alto 100 metri e invelato emerge dal mare come un palazzo di otto piani. Starck progetta al suo interno una grande piscina e un osservatorio subacqueo sulla chiglia, con un vetro spesso di 30 cm di spessore, mentre la scelta di inserire vetri a prova di bomba e 40 telecamere a circuito chiuso ne garantisce la totale sicurezza.
LO YACHT VENUS DI STEVE JOBS, 2012
Nel 2012 Steve Jobs ha un sogno nel cassetto. La commissione va a Philippe Starck che in gran segreto inizia a lavorare a Venus. Non è l’unica né l’ultima volta in cui Starck entra in contatto con Apple. Lungo 80 metri, lo yacht è stato progettato con uno scafo esterno in lega di carbonio e alluminio con la prua metallizzata e luminescente, molto simile al materiale con cui erano stati realizzati i computer e i primi iPod della Apple. Ci sono voluti circa sette anni per dare vita alla barca dei sogni di Steve Jobs che, come spesso gli capitava con i prodotti della Apple, cambiava idea e chiedeva ai designer un restyling. Il destino ha voluto che Steve Jobs, che muore nell’ottobre dello stesso anno, non vedrà mai il compimento del suo sogno.

ARCHITETTURA DA INTERNI: TRASFORMARE UNA CASA COMUNE IN UNA PERLA RARA

La bellezza di una casa non dipende solo dalla sua posizione, ma anche dal suo design interno ed esterno. Spesso capita di acquistare o ereditare una casa brutta o trascurata, ma questo non significa che debba rimanere così per sempre. Con l’aiuto di un architetto d’interni, è possibile trasformare una casa brutta in una perla rara.
Innanzitutto, è importante identificare i problemi principali della casa. Ci possono essere problemi strutturali, come pareti che devono essere demolite o porte che devono essere spostate per migliorare il flusso della luce e dell’aria, o problemi di design, come colori troppo scuri o elementi di arredo datati. Una volta identificati i problemi, si può lavorare con l’architetto d’interni per trovare soluzioni che li risolvano.


La luce è un aspetto molto importante da considerare quando si tratta di architettura d’interni. Le case brutte tendono ad essere buie e tetre, con una scarsa illuminazione naturale. L’architetto d’interni può lavorare per aprire gli spazi, aumentare le finestre o persino creare nuove finestre per far entrare più luce. Inoltre, l’uso di colori chiari e riflettenti sulle pareti, sul soffitto e sui pavimenti può aiutare a riflettere la luce e a far sembrare gli spazi più grandi e ariosi.
Il layout degli spazi è un altro aspetto importante dell’architettura d’interni. Spesso le case brutte hanno un layout inefficiente e poco funzionale. L’architetto d’interni può lavorare per creare un layout che sia più funzionale e adatto alle esigenze degli occupanti della casa. Ad esempio, può essere utile creare un open space che integri cucina, sala da pranzo e soggiorno, in modo da creare un ambiente più accogliente e spazioso.

Inoltre, l’architetto d’interni può lavorare per creare un design coerente e armonioso in tutta la casa. Ciò può comportare l’uso di materiali e colori simili in tutta la casa, o l’aggiornamento dei vecchi elementi di arredo con mobili moderni che si integrano meglio con il nuovo design.
Infine, l’architetto d’interni può lavorare per creare un ambiente confortevole e accogliente in tutta la casa. Ciò può comportare l’aggiunta di tappeti, cuscini e altri elementi che rendono gli spazi più accoglienti e confortevoli. Inoltre, l’uso di piante e di arte può aiutare a creare un ambiente più rilassante e piacevole.


In conclusione, una casa brutta non deve rimanere così per sempre. Con l’aiuto di un architetto d’interni, è possibile trasformare una casa brutta in una perla rara.

IL LEGAME EMOTIVO DEL LEGNO E DEL VERDE

In una casa spagnola dove il design si ispira alla natura fra stile japandi, minimalismo e tocchi sofisticati si realizza un’atmosfera di calma e tranquillità.

La proprietaria di questo appartamento è una giovane donna che viaggia costantemente, sia per lavoro sia per piacere. Per questo motivo, al momento di realizzare la sua casa, ambiva a un’atmosfera intima e rilassante in uno spazio in cui riposare e trovare un rifugio tranquillo dopo una lunga giornata di lavoro.

Così, si è affidata al duo Marta Szczepanska e Paulina Szeroczynska di MAP Studio, due architette completamente a loro agio nel creare spazi calmi e minimalisti, ma allo stesso tempo sofisticati e caldi. “L’approccio olistico all’interior design fa sì che le persone si sentano bene e di conforto nella loro casa”.

Volevano creare un’abitazione in cui ricaricare le batterie e hanno ideato un progetto di ispirazione giapponese. La disposizione è a pianta aperta, con uno spazio comune condiviso tra soggiorno, sala da pranzo e cucina. Tutte le stanze emanano la stessa armonia cromatica, con i toni naturali come filo conduttore dell’arredamento: “I colori scelti per l’appartamento ricordano in modo vivace luoghi come il Kenya. I marroni caldi e saturi e le tonalità di verde si sposano molto bene e sono ambienti luminosi, soprattutto se fanno da sfondo a una collezione di bellissime piante in vaso”.


Anche i materiali sono stati scelti per parlare di Natura e tranquillità. Sebbene nell’appartamento non manchino dettagli più audaci, sotto forma di motivi a decoro del piano di lavoro della cucina in pietra naturale o sulle piastrelle del bagno in gres, la maggior parte delle finiture è liscia e piacevole, in linea con la grande armonia e omogeneità di materiali: legno, microcemento, piastrelle in gres porcellanato color terra, pezzi di rovere tinto e alcuni elementi in fibra naturale.

La luce naturale, filtrata da tende di lino, entra in gioco come ulteriore elemento decorativo completato da una luce artificiale calda e scelta con cura.

Tratto dall’articolo di MARÍA JESÚS REVILLA , sorgente ELLEDECOR.